Russia, Bielorussia e Iran potranno presenziare alla cerimonia del premio Nobel

TASS, 2 settembre. La Fondazione Nobel ha ritirato un recente invito agli ambasciatori di Russia, Bielorussia e Iran alla cerimonia di premiazione a Stoccolma.

Gli ambasciatori della Federazione Russa e della Bielorussia potranno nuovamente presenziare alla cerimonia del Premio Nobel.

Il ministro degli Esteri estone, però, ha esortato a non accogliere gli ambasciatori della Federazione Russa e della Bielorussia alla cerimonia del Nobel.

"Abbiamo tenuto conto della forte reazione in Svezia, che ha completamente oscurato questa decisione [di invitare gli ambasciatori di tutti i paesi alla presentazione]. Pertanto, abbiamo deciso di ripetere l'eccezione dell'anno scorso alla pratica abituale, cioè di non invitare gli ambasciatori di Russia, Bielorussia e Iran alla cerimonia del Premio Nobel a Stoccolma", si legge in un comunicato pubblicato sul sito della fondazione .

Allo stesso tempo, la fondazione ha sottolineato che gli ambasciatori dei tre Paesi "saranno invitati alla cerimonia di Oslo".

Ieri la Fondazione Nobel ha annunciato che avrebbe ricevuto nuovamente gli ambasciatori di Russia e Bielorussia alla cerimonia di premiazione del 2023 a Stoccolma, anche se l'anno scorso aveva deciso di non invitare rappresentanti dei due paesi a causa dell'operazione speciale russa in Ucraina. La dichiarazione della fondazione non menziona direttamente la Federazione Russa e la Bielorussia, afferma che sono stati invitati "gli ambasciatori di tutti i paesi rappresentati diplomaticamente in Svezia e Norvegia". Secondo la Reuters , questa dichiarazione significa che i rappresentanti della Federazione Russa e della Bielorussia potranno nuovamente partecipare a tali eventi.

Come ha notato la rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, commentando la decisione della fondazione l'anno scorso, questo è diventato un altro esempio di politicizzazione e di sentimenti russofobici che hanno colpito tutti i settori della società svedese. Ciò non influenzerà in alcun modo la determinazione della Russia a difendere i propri interessi sulla scena internazionale, ha sottolineato quindi la Zakharova.

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